Boom di richieste d’acquisto di villette e appartamenti con spazi esterni. I milanesi scelgono l’Oltrepò Pavese

OLTREPO PAVESE – Non si ferma in Oltrepo Pavese ed in particolare nella fascia appenninica la richiesta di seconde case con giardino e appartamenti terrazzati da acquistare e da affittare nei periodi primaverili ed estivi. Per alcuni si tratta di una soluzione definitiva.

Complice la pandemia e la conseguente impossibilità di poter pianificare vacanze all’estero, le valli Staffora, Tidone, Ardivestra, Avagnone, Coppa, Nizza e Versa diventano delle mete turistiche dove trascorrere periodi prolungati in un territorio incontaminato, che può offrire a pochi chilometri di distanza da Milano e da altre città lombarde, camminate lungo i sentieri collinari, montani e le vie del Sale, tour in mountain bike e a cavallo, lezioni di parapendio, merende, pranzi e cene nei suggestivi ristoranti e agriturismi con menu a base di prodotti tipici e i vini del territorio. Dal punto di vista culturale ci sono i castelli, le antiche pievi e tanti altri monumenti da scoprire.

A causa della zona rossa e del conseguente senso di sconforto, che affligge tante persone, è in costante aumento la richiesta d’acquisto di ville e villette con giardino e di appartamenti provvisti di spazi esterni nelle fasce collinari e montane dell’Oltrepo Pavese.- spiega Cinzia Ghia, titolare dell’agenzia Rivaimmobiliare di Salice Terme – Dopo il primo lockdown e il clima di incertezza che ha colpito l’intero Paese abbiamo assistito alla riscoperta di borghi come Fortunago, Zavattarello, Romagnese e delle zone collinari e montane da parte di tante persone che vogliono “fuggire” da Milano e da tante altre città. Oltre alle seconde case abbiamo avuto richieste di soluzioni residenziali definitive. In questo caso la domanda arriva da una fascia più alta della popolazione, da quei manager o professionisti che possono lavorare in smartworking e che vogliono lasciarsi alle spalle la vita frenetica che caratterizza le città più affollate”.

(Nella copertina il borgo di Fortunago. Foto scattata da Roberta Mastretta)

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