Sarà asfaltata la strada che collega il Brallo di Pregola a Bobbio attraverso l’abitato di Dezza

BRALLO DI PREGOLA – Alla fine, dopo una lunga e dura battaglia, gli abitanti di Dezza, piccola frazione posta nel comune di Bobbio (Piacenza), ma che dista solo 4 dal Brallo di Pregola, hanno vinto. Il comune di Bobbio ha infatti deciso nell’ultima seduta del consiglio comunale di approvare l’asfaltatura di quel chilometro di sterrata che, appena fuori dall’abitato di Dezza, permette di collegarsi alla strada, già asfaltata anni fa, che permette di raggiungere il Brallo.

Strada che oltre ad essere una via di fuga in caso di frane, come accaduto quest’inverno lungo la strada che da Dezza scende a Bobbio, permette agli abitanti di raggiungere più facilmente il Brallo dove possono effettuare rifornimento di carburante, oltre che avere a disposizione negozi e farmacia. Non va infatti dimenticato che se da Dezza a Bobbio i chilometri sono ben 12, per la maggior parte su strade di montagna, da Dezza a Brallo sono solamente quattro. Vinta questa battaglia che si protraeva ormai da anni, ora gli abitanti di questa piccola frazione posta a cavallo dell’Appennino, chiederanno al comune che questo chilometro di strada venga mantenuto sgombero dalla neve anche nel periodo invernale in modo tale che il collegamento con il Brallo possa avvenire 365 giorni all’anno.

Proprio nei giorni scorsi infatti alcuni abitanti in considerazione che quel chilometro di strada che passa tra i boschi non era stato ripulito dalla neve e dai numerosi rami staccatisi dagli alberi che ostruivano il passaggio delle vetture, si sono armati di pale, badili e motoseghe e hanno prima tolto la neve dalla strada per consentire il passaggio delle vetture e poi tolto i numerosi rami che ostruivano la viabilità. Ma intanto i dieci abitanti di questa frazione, che nel periodo estivo superano quota cento, si dicono soddisfatti dell’approvazione in consiglio comunale a Bobbio per l’asfaltatura della strada, di quel chilometro che da anni attendeva questa importante opera. Il tutto è stato possibile grazie a un finanziamento ottenuto dal comune da parte della Regione Emilia.

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