Il Consorzio della Frutta Valle Staffora punta al rilancio. Trenta aziende e giovani che stanno investendo in questo settore

PONTE NIZZA – Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea dei soci del Consorzio della frutta Valle Staffora, l’occasione è stata un utile momento per discutere del rilancio e del futuro del Consorzio. Questa realtà infatti raccoglie oltre 30 produttori distribuiti nel territorio della Comunità montana e valli limitrofe e negli ultimi decenni ha anch’essa subito il peso dello spopolamento e dell’abbandono da parte dei giovani del nostro territorio verso altre opportunità lavorative che non fossero l’agricoltura.

Negli ultimi anni invece questo trend si è rallentato e anzi, sta vedendo l’adesione di nuove realtà, composte da giovani imprenditori agricoli che stanno investendo in questo settore. Il territorio della Comunità montana dell’Oltrepò pavese, soprattutto nella parte più collinare è da sempre vocata alla frutticoltura e ora questa produzione rappresenta circa 30 aziende con le relative famiglie e alcuni operatori che stoccano nelle celle del consorzio circa 5000 q di frutta all’anno. Prodotti di stagione e di eccellenza, basti pensare a Bagnaria città della ciliegia o all’attività di valorizzazione intrapresa per la pomella genovese.

Attualmente il Consorzio è ospitato nella centrale della frutta di Ponte Nizza, di proprietà della Comunità montana, luogo dove molti agricoltori fanno confluire nelle celle frigorifere il loro raccolto. Il Consorzio è diretto dal un Consiglio direttivo eletto dai soci ora rappresentato dal Presidente Fabrizio Lanzarotti, dal Vicepresidente Simone Rolandi, dal Segretario e tesoriere Aldo Agosti e da altri quattro soci: Brignoli Angelo, Lucchelli Francesco, Bisio Francesco e Rosina Luciano.

Durante l’assemblea si è quindi discusso degli investimenti necessari per proseguire nell’attività del consorzio stesso, dalla più urgente e necessaria manutenzione delle celle ad attività meno urgenti, ma ugualmente necessarie come la valorizzazione e il rilancio dell’immagine del Consorzio stesso.

“Essere agricoltore in questa epoca non è facile, – dice il presidente Lanzarotti, infatti seppur il nostro territorio sia particolarmente vocato alla frutticultura, sia per ragioni climatiche sia pedologiche, troppe avversità si stanno di anno in anno presentando rendendo sempre meno produttivi i nostri frutteti. Si pensi ad esempio all’arrivo della cimice asiatica o della Drosofila suzukii, anch’essa alloctona. Veri flagelli per i raccolti. A questo si sommano le avversità atmosferiche di questi ultimi anni che rendono davvero la volontà e la passione di portare avanti questo lavoro una vera e propria sfida di resilienza e di tenacia”.

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