Scuola Pascoli. La dirigente scolastica Maria Teresa Lopez spiega: “Nessuna criticità, tutto funziona a pieno regime”

VOGHERA – “Con grande stupore, questa mattina ho appreso dalla stampa, che ha pubblicato un articolo dal quale emergono problematiche strutturali e di infiltrazioni che non renderebbero abbastanza funzionale la struttura utilizzata come palestra presso la sede della Secondaria “Pascoli””. La dirigente scolastica Maria Teresa Lopez scende in campo per spiegare che tutto funziona a pieno regime.
E sottolinea: “Tali affermazioni sono totalmente infondate e faziose, dal momento che i nostri alunni stanno regolarmente utilizzando la palestra durante le ore di educazione motoria e nessuno di loro ha evidenziato eventuali criticità. Nessun genitore o cittadino ha segnalato alla sottoscritta problematiche di alcun genere: al contrario, ho ricevuto da più parti i complimenti – espressi persino dal vostro giornalista da me invitato a visionare la struttura – per essere riuscita a realizzare una palestra per i ragazzi della Pascoli, una struttura che mancava e che obbligava gli alunni a recarsi presso altre palestre, con spreco di tempo ed evidenti svantaggi logistici”.
E ancora: “Rimango veramente amareggiata nel cogliere la volontà di sminuire, con critiche gratuite e infondate, il grande lavoro svolto dal giugno 2020 ad ora, per garantire ai nostri alunni la possibilità di svolgere al meglio tutte le lezioni, considerando anche l’emergenza sanitaria in atto. La realizzazione dell’area sportiva è stata complessa e piena di insidie. Ho combattuto contro inspiegabili difficoltà che man mano sono state palesate, rimbalzata da un ufficio all’altro per capire come risolvere problemi di distanza dalla struttura principale, nel rispetto delle norme e dei vincoli della soprintendenza. Finalmente a metà settembre sono arrivate le prime autorizzazioni e abbiamo iniziato i lavori. Rimane solo da terminare la resinatura dei campetti, in ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa degli incomprensibili veti imposti nel periodo estivo.
Non mi rimane che prendere atto del fatto che i tempi fisiologici necessari per le rifiniture degli impianti e le messe a punto finali, a fronte – lo ripeto – di ostacoli e lungaggini non imputabili alla sottoscritta, siano stati pretestuosamente interpretati come carenze strutturali, e che la struttura, progettata da una ditta specializzata in impianti sportivi, sia stata definita di “aspetto posticcio”, evidenziando un palese pregiudizio da parte di chi scrive nei confronti della scuola da me diretta”.

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