Covid: Coldiretti, bene pasti in agriturismo per chi alloggia. Taglio costo del lavoro e contributi a fondo perduto

E’ importante aver chiarito che è possibile negli agriturismi offrire pasti ai clienti che vi alloggiano anche nelle zone rosse e arancioni dove la ristorazione è vietata. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare positivamente la faq del Governo che chiarisce i contenuti del DPCM consentendo senza limiti di orario la ristorazione solo all’interno della struttura ricettiva in cui si e’ alloggiati. Si tratta di una precisazione importante per gli oltre 24mila agriturismi presenti in Italia che con 253mila posti letto e quasi 442 mila posti a tavola sono una realtà da primato a livello internazionale.

A far scegliere l’agriturismo infatti molto spesso – sottolinea la Coldiretti – l’opportunità di conciliare la buona tavola insieme alla possibilità di trascorrere il tempo libero all’aria aperta. Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – sottolinea Coldiretti – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. In questo contesto – conclude la Coldiretti – è importante la possibilità di beneficiare dell’esonero dal versamento dei contributi previdenziali in agricoltura protratto alla fine dell’anno ma anche la possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto con l’impegno superare tutte le difficoltà ammnistrative.

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