La patata Deco è diventata il prodotto simbolo del Brallo, è coltivata tra i 400 e i 1600 metri

BRALLO DI PREGOLA – La patata negli ultimi anni è diventata il simbolo gastromoico del comune del Brallo di Pregola. Per questo motivo l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Christos Clapanidas ha istituito un disciplinare Deco (Denominazione comunale di origine) per tutelare questo prodotto. L’obiettivo del Comune e dei produttori che hanno ottenuto il marchio è quello di aumentare la produzione, di dare vita ad eventi di promozione e di creare una sinergia con i ristoranti e gli alberghi del territorio. Le patate più coltivate sul territorio sono quelle tradizionali come Bintje, Kennebec, Desirèe, Monalisa, Kuroda, Vivaldi, Spunta, Primura e Cornetta “ovi de galo”.

La produzione all’anno è di circa 25/30 quintali per azienda. Si tratta di un livello produttivo, che purtroppo non soddisfa la richiesta del mercato anche se il costante incremento di produzione fa ben sperare per il futuro. In base al disciplinare Deco le Patate del Brallo messe in commercio, devono avere un larghezza minima superiore ai 25 mm (millimetri) e una massima di 120 mm. È consigliata la vendita su due standard di grossezza. Uno che raggruppa le patate piccole, ossia dai 25 millimetri fino ai 50 mm, e uno medio-grande, dai 50 mm fino ai 120 mm. Non devono riportare tagli, ferite, abrasioni, funghi o macchie e devono essere il più possibile prive di corpi estranei. A livello di vendita, le patate possono essere vendute o su sacchi da pezzatura minima di 2 kg e massima di 25 kg, oppure su cassette.

A rendere particolari queste patate secondo gli agricoltori locali sono le caratteristiche pedoclimatiche della zona di produzione. Infatti, la coltivazione, che avviene ad un’ altitudine compresa tra 400 e 1600 metri, garantisce un’ottima escursione termica diurna ideale per la patata. Le aziende presenti nel territorio superano la decina e sono quasi tutte a conduzione familiare, quindi di piccola dimensione. A fianco a queste, ci sono numerosi “hobbisti” che al di fuori dell’orario del lavoro principale coltivano la terra e quindi anche la patata. Le patate prodotte al Brallo si prestano ad essere utilizzate in tutte le forme tradizionali come patata da insalata, patatine fritte, da arrosto, patate da gnocchi o da purè. Inoltre, negli ultimi anni, alcune attività ristorative della zone hanno presentato nel menu la pizza con la patata Deco del Brallo. Tra le aziende che hanno deciso di investire sulla coltivazione delle patate c’è il Molino del Sole di Cencerate.

“Produciamo circa 20 quintali all’anno di patate a pasta bianca, che risultan più farinose delle altre e quindi ideali per la preparazione di gnocchi e purè. Si tratta di un prodotto di qualità che nel corso degli anni è sempre più apprezzato. Sono infatti aumentate le richieste.- Afferma Giulia Rossi del Molino del Sole – L’attribuzione del Marchio Deco, col tempo potrà accrescere il valore di questo prodotto tipicamente legato alla tradizione contadina della nostra valle, permettendone la riscoperta e garantendo a chi le produce una forma di tutela”. Da decenni nel comune del Brallo, ogni seconda domenica di settembre, viene organizzata la Sagra della Patata, con bancarelle e prodotti tipici, pranzi in piazza e degustazioni di specialità gastronomiche.

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