Torna il FrecciaRossa da Genova a Venezia, ma non i treni pendolari cancellati da Trenord

PAVIA – Torna lo spauracchio dei pendolari oltrepadani, ovvero il Freccia Rossa da Genova a Venezia, che nel nostro territorio ferma solo a Pavia (ore 8:10 all’andata, ore 18:55 al ritorno), ma che fa “scansare” e conseguentemente ritardare tutti i treni pendolari per e da Milano. Con la chiusura estiva della tratta Bressana – Broni (lavori di manutenzione straordinaria), tutti i treni da Stradella per Milano partono da Voghera alla mattina, per cui l’offerta è notevolmente raddoppiata in questi mesi dal capoluogo oltrepadano verso quello lombardo. Tuttavia, sono raddoppiati anche i disservizi: ogni settimana si registrano ritardi e soppressioni di treni regionali in direzione Pavia e Milano.

Trenitalia duplica l’offerta Freccia Rossa su Pavia: oltre al treno superveloce per Roma – che superveloce non è, visto che viaggia alla velocità di un Intercity ma al prezzo di un Freccia Rossa e che da metà settembre tornerà a essere declassato come “Freccia Bianca” – ripropone giornalmente  quello per Venezia. Grazie alla linea ad alta velocità fra Milano e Brescia, per raggiungere la città più bella del mondo dal nostro territorio ci vogliono sempre solo tre ore, e sempre solo tre ore per tornare. Peccato che nello stesso tempo la consorella TreNord non ha ripristinato tutti i treni regionali “cancellati” dalla pandemia Covid.

Continueranno fino a settembre i disagi per i pendolari della linea “Depretis”, che dovranno prendere il pullman sostitutivo fino alla stazione di Bressana Bottarone e poi attendere il regionale per Milano (fatta eccezione per tre treni al giorno Piacenza-Milano istradati via Voghera). Non è stato (per ora) restaurato l’ultima corsa serale / notturna da Milano (in partenza alle 0:25) per l’Oltrepò, nonostante le tante simpatiche parole su quanto sia bello uscire il sabato sera con i mezzi pubblici, lasciare a casa l’auto e non rischiare multe e inconvenienti per colpa di alcol e maltempo… Infine, alla mattina dopo le nove da Voghera e dintorni c’è sempre il solito vuoto di tre ore prima di avere un nuovo treno regionale che porti nella metropoli (escludendo gli scomodi e lenti servizi bus sostitutivi fino a Pavia).

Insomma, nonostante i tanti appelli di viaggiatori e comitati di pendolari, Trenord potrebbe fare molto di più per il nostro territorio. Considerando che, in un periodo estivo come luglio, ci sono già criticità enormi, non vogliamo pensare cosa succederà da settembre / ottobre in poi, quando torneranno a viaggiare sulla linea in questione scolari e studenti universitari, e ripartirà la linea Bressana – Stradella. Se attualmente i risultati sono questi e finché chi amministra le ferrovie guarderà solo al guadagno, e non più alla garanzia di un servizio pubblico, prepariamoci al peggio…

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