Bagnaria conta i danni dopo la bomba d’acqua

BAGNARIA – La conta dei danni a seguito della bomba d’acqua di martedì sera verificatasi a Bagnaria è pesantissima: da una prima stima si parla complessivamente di 100 mila euro dovuti a oltre una ventina di abitazioni allagate e a una strada che da Bagnaria porta alla frazione di Casa Galeotti che è completamente franata sotto la furia dell’acqua. Da ieri è stata riaperta a doppio senso la provinciale del Penice che nella serata di martedì, proprio a Bagnaria, era stata addirittura chiusa in quanto la strada si era trasformata in un fiume di acqua e fango. Ancora ieri pomeriggio le ruspe erano al lavoro per rimuovere sassi, rami e detriti che si erano accatastati a ridosso della sede stradale.

Per tutta la giornata di mercoledì il sindaco di Bagnaria Mattia Franza ha effettuato numerosi sopralluoghi per verificare in prima persona i danni causati dal maltempo. “Abbiamo iniziato la conta dei danni con l’ufficio tecnico e abbiamo incaricato una ditta per la rimozione del fango e dei detriti accumulatisi lungo la via principale del capoluogo – spiega Franza -. Da una prima stima i danni al patrimonio pubblico e privato, oltre alla frana che si è staccata in località Casa Galeotti dove c’è stato un cedimento e la chiusura della strada a monte della chiesa parrocchiale, ammontano a circa 100 mila euro”.

Il sindaco ringrazia poi gli oltre 40 volontari tra protezione civile e Vigili del fuoco che hanno lavorato per tutta la sera e la notte per aiutare le famiglie che si sono ritrovate con oltre un metro e mezzo di acqua nelle cantine e nelle abitazioni. “Un grazie da parte mia e dell’amministrazione al personale della Protezione Civile provinciale, di Nivione e al gruppo locale oltre al gruppo antincendio della Comunità montana e ai Vigili del fuoco di Varzi e Voghera che hanno lavorato per tutta la notte per affrontare l’emergenza”. In prima linea anche il presidente della Comunità montana Giovanni Palli che ha seguito da vicino le fasi di emergenza.

“La bomba d’acqua che si è abbattuta sull’Oltrepo montano ci ha tenuto col fiato sospeso nei momenti più violenti della calamità naturale – dichiara Giovanni Palli – per la sua forza e la continuità dell’evento atmosferico per tutta la sera e la nottata. Siamo stati, fin dai primi istanti, in prima linea insieme ai comuni coinvolti ed in particolar modo al comune di Bagnaria e Ponte Nizza, per monitorare la situazione, regolare il traffico veicolare e qualificare gli interventi volti a superare la fase di emergenza. Fortunatamente il tempo ha dato una tregua, ma la pericolosità e la frequenza di tali eventi calamitosi rende necessario attivare azioni mirate di tutela e difesa del territorio. Un’azione – ribadisce il presidente Palli – che non può però limitarsi alla mera gestione dell’emergenza, ma deve sfociare in una programmazione volta a potenziare le azioni pubbliche e private di tutela e cura del territorio dell’Oltrepo montano”.

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