PONTE NIZZA – Ha riscosso grande partecipazione e apprezzamento la giornata organizzata domenica scorsa all’Eremo di Sant’Alberto, immerso nel cuore dell’Oltrepò pavese. Un evento che ha saputo coniugare natura, cultura e spiritualità, coinvolgendo adulti e bambini in un’esperienza ricca di contenuti e suggestioni.
La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa alle ore 10, che ha raccolto numerosi fedeli nel silenzio mistico dell’eremo. A seguire, sotto la maestosa quercia che domina il paesaggio, ha preso vita un racconto-gioco dedicato alle farfalle dell’Oltrepò, curato con entusiasmo e competenza dall’Associazione Jolas.
La passeggiata botanica, guidata da Vera Pianetta del Sistema Museale di Voghera, ha permesso ai partecipanti di scoprire la ricchezza della flora locale, mentre l’Associazione Malerbe di Montalto Pavese ha illustrato gli antichi usi delle erbe di San Giovanni, suscitando interesse e curiosità.
Alle 12.30, il momento conviviale del pic nic – preparato dal ristorante Selvatico di Rivanazzano – ha visto i presenti riunirsi in un’atmosfera festosa, accompagnati dalla degustazione dei vini di Giovanna Brazzola.
Nel pomeriggio, sempre all’ombra della grande quercia, Sandra Rossotti del Rotary Club Valle Staffora ha coordinato un reading emozionante. Il professor Alessandro Schiavi ha narrato la storia di Sant’Alberto, mentre Claudio Gazzaniga ha proposto un interessante intervento sulle “Radici della postura”. Elena Corbellini, appassionata storica del luogo, ha dato voce ad alcune letture ispirate alla figura del santo. Non è mancato un viaggio nel tempo grazie agli Amici dell’Associazione Il Mondo di Tels, che hanno raccontato la vicenda affascinante del Re Edoardo II.
Un momento particolarmente significativo è stato l’incontro tra Don Ivan, direttore dell’eremo, e l’autore del romanzo Miriam, edito da Giovane Holden Edizioni.
A conclusione della giornata, la celebrazione della Santa Messa delle 16.30 ha raccolto ancora una volta la comunità, suggellando un evento che ha saputo unire spiritualità, tradizione e scoperta in un contesto di straordinaria bellezza.
Una domenica all’Eremo di Sant’Alberto che resterà nel cuore di chi vi ha partecipato.