BRONI – Sei spettacoli, sei atmosfere diverse, un unico filo rosso: il teatro come luogo in cui si riflette, si ride, ci si emoziona. La stagione 2025–2026 del Teatro Carbonetti è stata ufficialmente presentata nel pomeriggio di ieri, giovedì 29 maggio, nel corso della conferenza stampa che ha svelato titoli, interpreti e suggestioni di un cartellone costruito attorno alla qualità, all’attualità dei temi e alla forza espressiva delle grandi voci della scena italiana. Contestualmente è scattato il via alla campagna abbonamenti, con prelazione riservata agli abbonati della stagione precedente.
Ad aprire la stagione, mercoledì 22 ottobre, sarà Malika Ayane con “I segreti di Brokeback Mountain”, trasposizione teatrale — in prima nazionale — del racconto di Annie Proulx, che vent’anni fa ispirò l’omonimo film di Ang Lee. Sul palco, la voce di Malika diventa parte integrante della narrazione, grazie ai brani originali composti da Dan Gillespie Sells, eseguiti dal vivo da una band. Una messinscena intensa e musicale, che racconta il desiderio e il conflitto, l’amore e il silenzio, attraversando l’America rurale di Ennis e Jack.
Il secondo appuntamento, venerdì 21 novembre, porta a Broni Giorgio Pasotti, diretto da Alessandro Gassmann, in “Racconti disumani”. Un viaggio nell’universo kafkiano, tra metamorfosi fisiche e morali, in cui l’attore, da solo in scena, dà corpo alle inquietudini dell’uomo moderno. «Franz Kafka sorprende e lavora sulla parte più profonda di noi stessi» scrive Gassmann. Il monologo alterna tensione e levità, ombre e rivelazioni.
Nel pomeriggio di domenica 11 gennaio la scena cambia registro con Paolo Ruffini in “Il babysitter”.
Un one man show interrotto — o forse arricchito — dall’arrivo di un bambino che si è perso. Da questa premessa surreale nasce un dialogo comico e poetico tra un adulto disilluso e uno sguardo infantile che ribalta le certezze. Ironia, empatia e tenerezza si rincorrono in uno spettacolo che guarda al pubblico di ogni età.
Sabato 7 febbraio, torna la commedia brillante con “La moglie fantasma”, che vede protagonisti Maria Grazia Cucinotta e Pino Quartullo in una pièce giocata sul doppio fondo delle relazioni e dei malintesi. Prosa intelligente e ritmo serrato per una storia che, tra ironia e surrealismo, ribalta i ruoli e sorprende con un finale inatteso.
Si fa più cupo, ma altrettanto urgente, il tono di “Uomini si diventa. Nella mente di un femminicida”, in programma mercoledì 4 marzo. Alessio Boni e lo storico chitarrista della rock band Timoria, Omar Pedrini (voce e musica), guidano uno dei progetti teatrali più potenti e necessari della stagione. Un reading nato al Teatro Carcano di Milano, scritto da otto autori uomini, che cerca di entrare nella psiche del carnefice e interrogare il pubblico maschile sulle radici della violenza. Boni firma anche la regia.
Gran finale, sabato 11 aprile, con Francesco Paolantoni, che porta in scena “Ridere a… crepa favole!”.
Uno spettacolo comico e dissacrante che riscrive celebri fiabe in chiave grottesca, tra nonsense e satira sociale. A seguire, una personale versione recitata e musicata di Pierino e il lupo di Prokofiev, accompagnata dall’Orchestra Saverio Mercadante, diretta dal M° Rocco Debernardis.
«Anche per la nuova stagione — dice il sindaco Antonio Riviezzi — abbiamo scelto di puntare su nomi importanti del panorama teatrale e musicale italiano, mantenendo alta la qualità e la varietà dell’offerta. Il Carbonetti continua a crescere, dimostrando quanto il nostro territorio sappia esprimere una domanda culturale forte e consapevole».
«Il Carbonetti — sottolinea il consigliere comunale Edoardo Depaoli, con delega alla cultura e alla promozione territoriale — si conferma un riferimento per tutta l’area. Continueremo a lavorare perché il teatro sia un luogo aperto, vivo, capace di coinvolgere e generare valore sociale».
«Se i numeri, al pari delle parole, hanno un peso — aggiunge il presidente dell’Associazione Amici del Teatro Marco Rezzani — quelli della passata stagione raccontano un successo autentico. Archiviata con soddisfazione la stagione 2024–2025, ci affacciamo con gioia a questa nuova avventura, che conserva le caratteristiche che hanno reso il Carbonetti un approdo scelto da molti: qualità, popolarità, attenzione al territorio. Il nostro teatro continuerà a essere, anche grazie agli eventi collaterali, luogo di cultura a 360 gradi, con tutti e per tutti».