FORTUNAGO – “Bisogna arginare i fossi e mettere in sicurezza le frane per evitare che le piogge sempre più intense creino problemi alla popolazione”. Il sindaco di Fortunago, Pier Achille Lanfranchi ha preso carta e penna ed ha scritto a Regione Lombardia dopo la bomba d’acqua verificatasi dalle ore 17 alle ore 20 di mercoledì 21 maggio su Fortunago e territori limitrofi. Creando non pochi disagi con allagamenti tra Fortunago e Borgoratto Mormorolo.
“Mercoledì scorso – spiega Lanfranchi – si è abbattuto un violentissimo temporale, più comunemente definito “bomba d’acqua”, danneggiando infrastrutture private e pubbliche con le ben note conseguenze. Le acque meteoriche sono poi defluite a valle nel sottostante territorio di Borgoratto Mormorolo, dove sono intervenuti i Vigili del Fuoco. La furia dell’acqua caduta in poche ore ha fatto gonfiare a dismisura corsi d’acqua normalmente asciutti con allagamenti a case, garage e cantine”.
Prendendo spunto dal forte maltempo Lanfranchi chiede di intervenire per mettere in sicurezza la zona. “Ancora una volta voglio richiamare l’attenzione sul torrente Ardivestra – dice Lanfranchi – come ho sottolineato più volte a Regione. La mancanza di pulizia e di altre opere connesse alle difese spondali, in particolare nel tratto interposto tra le località Case Molino e Case Sgorbini a monte e Case Sgorbini a valle – completamente ostruito da alberature, vegetazione, sedimentazione, erosioni spondali – è causa di pericolo per la pubblica e privata incolumità in caso di esondazioni”.
“Da parte mia – continua il primo cittadino di Fortunago – c’è la piena disponibilità e collaborazione, fermo restando la competenza gestionale della Regione Lombardia sui corsi d’acqua, per la risoluzione dell’annoso problema, ivi compresa la condivisione delle rispettive responsabilità civili e penali, che, in caso di mancato adempimento preventivo, ne potrebbero derivare. Come l’esperienza insegna e come si evince anche in questo caso, la regimazione delle acque a monte è garanzia di sicurezza per il sottostante piano. Per questo motivo – conclude Lanfranchi – mi auguro che al più presto si provveda a mettere in sicurezza il territorio sia dal punto di vita di regimentazione delle acque meteoriche che dal dissesto idrogeologico”.