Eccedenze alimentari, la Regione Lombardia pensa anche ai celiaci: stanziati 3,2 milioni per il diritto al cibo

MILANO – La Regione Lombardia rilancia il proprio impegno contro lo spreco alimentare e la povertà, stanziando 3,2 milioni di euro per il triennio 2025-2027 a favore del recupero e della distribuzione delle eccedenze alimentari. Lo ha deciso la Giunta regionale approvando un nuovo bando proposto dall’assessore alla Famiglia, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini.

Tra le novità principali del provvedimento, l’introduzione – per la prima volta – di una linea specifica per garantire alimenti adatti a persone con intolleranze, come i celiaci. Una scelta che arriva in concomitanza con l’approvazione da parte del Consiglio regionale della legge che riconosce la celiachia come condizione di rilevanza sociale.

“Abbiamo voluto inserire un segnale concreto verso le persone con esigenze alimentari particolari – ha spiegato l’assessore regionale Elena Lucchini – confermando la volontà della Regione di non lasciare indietro nessuno”.

Il programma, attivo sin dal 2017, mira a rafforzare la capacità di risposta al crescente bisogno di cibo sano, sicuro e nutriente, con particolare attenzione alle persone in condizioni di disagio o marginalità sociale. L’obiettivo è duplice: contrastare lo spreco alimentare e garantire un accesso equo e dignitoso al cibo, agendo in modo capillare su tutto il territorio regionale.

Il bando prevede anche un aggiornamento dei requisiti per gli enti che operano nella raccolta e redistribuzione delle eccedenze, incentivando nuove collaborazioni tra realtà profit e non profit. “Creiamo un ponte tra imprese e associazioni – ha sottolineato l’assessore – per valorizzare ogni euro investito, trasformandolo in valore sociale attraverso la redistribuzione del cibo recuperato”.

L’iniziativa si inserisce in una visione di welfare di comunità, dove le reti territoriali e i servizi sociali lavorano insieme per prendersi cura delle persone non solo dal punto di vista alimentare, ma anche sotto il profilo sociale ed economico. Un modello che, secondo Lucchini, rappresenta “una vera e propria alleanza sociale, un punto di forza della Lombardia che vogliamo continuare a rafforzare”.

(Fonte Lombardia notizie)

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