ROCCA SUSELLA”La Provincia di Pavia punta sul rilancio turistico dell’Oltrepò e non sulla realizzazione di nuove discariche”. Non ci gira attorno il presidente Giovanni Palli, dopo la richiesta arrivata sul tavolo del sindaco di Rocca Susella per recuperare una vecchia cava e trasformarla in una “collina” di rifiuti.
Palli è chiaro: “In merito alla presunta volontà di un soggetto economico di realizzare una discarica nel territorio di Rocca Susella, esprimo la mia sorpresa di fronte a un’ipotesi che, allo stato attuale, non trova alcun fondamento nei documenti di pianificazione territoriale, tanto locale quanto provinciale.
Si tratta di un’area che, per caratteristiche ambientali e paesaggistiche, non ha ancora concluso la riqualificazione naturalistica in chiave agricola della cava cessata da tempo. Come Provincia – dice ancora Palli – abbiamo intrapreso un percorso chiaro e coraggioso di rilancio del nostro territorio, fondato sulla tutela della biodiversità, sulla valorizzazione del paesaggio e sulla capacità di attrarre turismo sostenibile e nuovi residenti. È una direzione che abbiamo scelto con convinzione e dalla quale non intendiamo arretrare”.
Il sindaco di Rocca Susella, Pierluigi Barzon, preferisce non rilasciare dichiarazioni e spiega che: “Fino a quando non avrò parlato con i miei consiglieri del progetto preferisco non rilasciare alcun commento”.
Martedì in tarda serata si è concluso l’incontro voluto dal sindaco di Torrazza Coste per discutere della problematica. Hanno partecipato i sindaci di Montebello della Battaglia, Rocca Susella, Fortunago, Montesegale, Borgoratto Mormorolo e Borgo Priolo, oltre a Patrizio Dolcini, presidente di Legambiente Oltrepò.
“Ringrazio i sindaci intervenuti – dice il sindaco di Torrazza Coste, Claudia Berutti – che unitariamente hanno sostenuto la nostra posizione contraria alla discarica. È un segnale positivo per il territorio e una buona premessa per impegni futuri. Ringrazio anche il sindaco di Rocca Susella, che ha presenziato alla riunione ascoltando le criticità evidenziate dai colleghi, legate anche alla tipologia del rifiuto conferito. Con Legambiente, infatti, abbiamo approfondito la categoria di tali materiali, che rientrano nella categoria B (più inquinanti) e non nella tipologia A (meno inquinanti e adatti a un recupero ambientale)”.
Infine, è intervenuto anche Carlo Ferrari, sindaco di Montesegale e assessore della Comunità montana dell’Oltrepò: “Esprimo profondo stupore. Un’ipotesi del genere appare del tutto infondata, dal momento che – come emerge chiaramente dai documenti di governo del territorio – l’area in questione non possiede i requisiti minimi per accogliere un progetto tanto impattante sotto il profilo ambientale e paesaggistico, con ripercussioni che andrebbero ben oltre Rocca Susella, coinvolgendo l’intero comprensorio.
Un progetto di questo tipo, per quanto oggi irrealizzabile – dice ancora Ferrari – contrasta in modo netto con le linee guida dello sviluppo sostenibile delineate dalla Strategia Aree Interne, che promuove la valorizzazione ambientale, la tutela della biodiversità, un’agricoltura di qualità e lo sviluppo di un turismo lento, consapevole e rispettoso del territorio”.