I sindaci si oppongono alla discarica nella cava di Rocca Susella: “rischio inquinamento e disagi per anni”

TORRAZZA COSTE Recuperare una vecchia cava dismessa da anni per trasformarla in una discarica di rifiuti inerti. È questo il progetto finito sul tavolo del sindaco di Rocca Susella, poiché l’area in questione ricade nel suo territorio. Tuttavia, l’ipotesi sta suscitando forti preoccupazioni tra i sindaci dei comuni limitrofi.

Nel tardo pomeriggio di ieri si è svolta una riunione d’urgenza convocata dal sindaco di Torrazza Coste, Claudia Berutti. All’incontro hanno partecipato anche i sindaci di Borgo Priolo, Andrea Giganti, di Fortunago, Pier Achille Lanfranchi, il presidente dell’Unione Borghi e Valli d’Oltrepò, Fabio Molinari, il sindaco di Montesegale, Carlo Ferrari, e altri amministratori locali.

“Quello che ci lascia perplessi – ha dichiarato Claudia Berutti – è che siamo venuti a conoscenza del progetto solo per caso, perché nessuno ci aveva informati. Quando abbiamo appreso dell’avvio delle pratiche per la concessione di un permesso per il recupero dell’ex cava di Rocca Susella, con l’intenzione di ricostruire una collina utilizzando materiale inerte, ci siamo subito allarmati”.

Le preoccupazioni principali riguardano l’impatto ambientale e sociale del progetto. “Le conseguenze – ha proseguito Berutti – in termini di inquinamento atmosferico, acustico e disturbo per la popolazione, sarebbero enormi. Per almeno dieci anni, il territorio di Torrazza Coste subirebbe il continuo passaggio di camion diretti alla discarica”.

Non solo: il sindaco teme anche un possibile inquinamento del terreno circostante. “Buttare quei rifiuti in quest’area – ha concluso Berutti – sarebbe dannoso per tutto il comprensorio, che subirebbe un danno permanente”.

L’area individuata per il progetto si trova in Valle Schizzola, nel comune di Rocca Susella. I lavori prevedono il posizionamento di teli di protezione, la regimazione delle acque, sei anni di conferimento di rifiuti, seguiti da tre anni di recupero ambientale e chiusura della discarica.

I rifiuti destinati al sito comprenderebbero: scarti di sabbia e argilla, rifiuti da lavorazione della pietra, fanghi, scorie di fusione, fanghi di drenaggio, pietrisco per massicciate ferroviarie, fanghi da trattamenti fisico-chimici, rifiuti solidi da bonifiche e altri rifiuti misti.

I sindaci chiedono al presidente della Provincia, Giovanni Palli, che venga negata la concessione per il progetto, sottolineando che l’unico risvolto positivo riguarderebbe il comune di Rocca Susella, che riceverebbe una cospicua somma prevista nel piano in caso di approvazione.

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