BRESSANA BOTTARONE A Bressana Bottarone, in una tranquilla via che sa ancora di paese e di ritmi lenti, c’è un luogo che sta diventando sempre più familiare a chi pedala lungo le strade dell’Oltrepò Pavese. Non è una ciclostazione, né un’officina. È la Pasticceria Riccardi, dove ogni mattina si sfornano dolci fragranti e ogni tavolo sembra raccontare una storia fatta di chilometri, salite, discese e pause meritate.

Negli ultimi mesi, il piccolo bar pasticceria di Via Depretis 19 si è trasformato in una tappa fissa per gruppi di ciclisti, amatori e appassionati che, tra una pedalata e l’altra, scelgono di fermarsi qui per una colazione che ha il sapore della tradizione e l’energia giusta per ripartire. C’è chi ordina il classico caffè con una brioche ripiena fatta a mano, chi preferisce una fetta di crostata ancora tiepida, chi approfitta per riempire la borraccia e riprendere fiato.

Non è solo questione di dolci, anche se la qualità degli ingredienti e l’artigianalità delle preparazioni sono ormai un marchio riconosciuto. È l’atmosfera che conquista: quel senso di accoglienza autentica, il sorriso sincero di chi serve al bancone, la cura nei dettagli che si ritrova in ogni pasticcino ma anche nella familiarità con cui si accolgono nuovi volti. Qui, il tempo sembra rallentare e le chiacchiere scorrono leggere, tra una battuta sulla fatica della salita e una nota di elogio per la sfoglia perfetta.

Per molti ciclisti, la Pasticceria Riccardi è diventata un riferimento, quasi una meta più che una sosta. C’è chi organizza i propri percorsi passando apposta per Bressana, chi condivide la foto del cappuccino e del dolce sui social come trofeo di giornata, chi torna ogni settimana per quella che ormai è diventata una piccola abitudine felice.

Dietro il banco, lo staff lavora con la stessa passione di sempre, felice di vedere crescere questo legame con la comunità delle due ruote. Perché in fondo, che si tratti di impastare, decorare o pedalare, la costanza e la passione fanno sempre la differenza. E alla Pasticceria Riccardi, di passione ce n’è tanta.