Coldiretti: “il brusco abbassamento delle temperature notturne con gelate tardive ha colpito duramente le coltivazioni con danni a gemme e piccoli frutti”

Il brusco abbassamento delle temperature notturne con gelate tardive ha colpito duramente le coltivazioni con danni a macchia di leopardo a gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione dopo un inverno che dal punto di vista climatologico ha fatto segnare una temperatura di 1,38 gradi in più della media storica al Nord. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti del colpo di coda dell’inverno con il crollo delle temperature notturne sotto zero che sta colpendo la pianura padana dove si concentra gran parte della produzione ortofrutticola nazionale.

“I raccolti – spiega Coldiretti – sono sempre più esposti alle conseguenze dei cambiamenti climatici che nell’ultimo anno hanno causato danni per oltre 6 miliardi all’agricoltura italiana”.

“L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.​

Anche dove gli agricoltori hanno affrontato i costi dell’assicurazione il danno rimane comunque pesante per la presenza di franchigie attorno al 30%. Una vera e propria calamità che colpisce le colture già stressate dalla siccità con la presenza di circa 300mila aziende agricole in sofferenza lungo la Penisola, secondo la Coldiretti.

(Fonte www.coldiretti.it)

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