“Prevenire i dissesti e mettere a punto nuovi percorsi turistici tra le colline dell’Oltrepo”. Queste le linee guida discusse nell’incontro organizzato a Ca’ del Monte

CECIMA Prevenire i dissesti e mettere a punto nuovi percorsi turistici tra le colline dell’Oltrepo. Sono le linee guida che la Società italiana di geologia e ambiente (Sigea) della Lombardia ha messo a punto nell’incontro andato in scena nei giorni scorsi presso l’osservatorio astronomico di Cà del Monte, nel comune di Cecima. Un workshop sul tema della geodiversità del patrimonio geologico dal titolo: “La geodiversità del territorio lombardo e la sua tutela: i siti di interesse geologico della provincia di Pavia”.

L’evento, patrocinato da diverse istituzioni e fondazioni, tra le quali la Provincia di Pavia, la Comunità montana dell’Oltrepo pavese, la Fondazione per lo Sviluppo Oltrepo pavese, il Gal Oltrepo, il dipartimento di scienze della Terra dell’Università di Pavia oltre alle sezioni del Cai (Club alpino italiano) di Voghera e di Tortona, è stato organizzato in collaborazione con l’ordine dei geologi della Lombardia. Il presidente Sigea Lombardia, Gianluca Lattanzi ha sottolineato “come sia fondamentale, per un territorio come l’Oltrepo così ricco di bellezze naturali e rappresentative, creare sinergie allo scopo di effettuare studi per la conservazione, la fruizione e la valorizzazione dell’area sia nell’ottica geologica che turistica”.

La Sigea, che quest’anno compie i 30 anni dalla sua fondazione, è impegnata in tutta Italia nella divulgazione scientifica, sociale e culturale di temi oggetto della geologia, dell’ambiente, della geodiversità e sostenibilità.

“Fondamentali inoltre – spiegano i geologi Lattanzi e Paola Guado – sono gli studi geologico-naturalistici per aumentare anche la cultura generale e la partecipazione dei cittadini organizzando anche progetti di divulgazione scientifica culturale. L’obiettivo è quello di mappare siti geologici, programmare percorsi turistici con diversi mezzi, la cura e la manutenzione dei luoghi attraverso la prevenzione dei dissesti anche attraverso la protezione degli stessi riconosciuta negli strumenti pianificatori”. “Un ringraziamento particolare – ha concluso Lattanzi -, va alle socie del territorio che hanno permesso l’organizzazione dell’evento tra cui le geologhe Paola Guado e Claudia Meisina che hanno coordinato e svolto il ruolo di moderatrici”.

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