Tre nuove stelle variabili scoperte dall’osservatorio astronomico Astrobrallo

BRALLO DI PREGOLA Nuove stelle variabili individuate dall’osservatorio astronomico del Brallo di Pregola grazie a strumentazione di ultima generazione che ha portato a questa importante scoperta. Il Parco astronomico si trova in frazione Colleri ed è stato inaugurato nel 2011. L’osservatorio è divenuto famoso anche perchè in alcune occasioni la Nasa ha scelto proprio alcuni scatti effettuati quassù in quanto luogo adatto per osservazioni stellari. Marco Angelini presidente dell’associazione astrofili Adara– Astrobrallo, un’associazione no-profit è stato il fondatore insieme alcuni altri amici appassionati di astronomia dell’associazione con lo scopo di fare divulgazione, didattica e ricerca scientifica amatoriale.

“Con telescopi di ultima generazione – spiega Angelini – svolgiamo diverse attività sia per il pubblico che per le scuole ma anche per la scienza. Oltre che organizzare eventi, a volte ospitiamo scuole di tutti i livelli, tra cui l’Università, alle quali offriamo sia presentazioni didattiche di astronomia sia osservazioni del cielo. La strumentazione che disponiamo è di alto livello tant’è vero che, ad esempio, personalmente collaboro da diversi anni con associazioni e istituzioni scientifiche internazionali nonché astronomi professionisti su alcune ricerche che riguardano in particolar modo le stelle variabili”. Nei giorni scorsi proprio Angelini è stato protagonista della scoperta di tre nuove stelle.

“Di stelle variabili ce ne sono moltissime e rappresentano una popolazione molto importante delle stelle nelle galassie. Il loro studio aiuta a capire i complessi meccanismi dell’evoluzione di una stella dalla sua nascita alla sua morte e anche la sua struttura interna. Queste tre nuove stelle variabili si trovano in una piccola costellazione estiva-autunnale chiamata Lucertola che a occhio nudo si può osservare bene solo sotto i cieli bui come quello del Brallo. Si tratta di tre stelle diverse come tipologia: una con la sigla GSC 03969-01042 – detta del tipo W Ursae Majoris, poiché la prima stella osservata di questo tipo è proprio la stella W nell’Orsa Maggiore. La seconda con la sigla TYC 3969-120-1 del tipo Delta Scuti dal nome della capostipite Delta nella costellazione dello Scudo. La terza, infine – con la sigla TYC 3969-3541-1 – è una stella particolare detta Variabile Ellittica Rotazionale”.

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