Pronto soccorso Voghera: personale carente, infermieri in malattia e il rischio che le ferie, nel periodo estivo, possano mettere in ginocchio la struttura. Il rischio di disservizi è stato segnalato dai sindacati

VOGHERA Personale carente, infermieri in malattia e il rischio che le ferie, nel periodo estivo, possano mettere in ginocchio la struttura. E’ la situazione che si è venuta a creare in queste ultime settimane al Pronto soccorso dell’ospedale civile di Voghera che hanno portato i sindacati, ed in particolare la Fials (Federazione italiana autonomie locali e sanità), a scendere prontamente in campo segnalando il rischio di disservizi ad Asst. Il tutto dopo due anni di emergenze che hanno portato il pronto soccorso cittadino allo stremo a causa dell’emergenza Covid.

A destare ancora maggior preoccupazione è il fatto che in tutta la Asst provinciale alla fine dell’anno scorso erano stati indetti concorsi per l’assunzione di personale infermieristico pari a 110 unità: solo la metà ha poi accettato l’incarico in provincia di Pavia. Ad oggi tra Voghera, Vigevano e Pavia vi è la carenza di almeno 35 dirigenti medici che si ripercuote anche sul pronto soccorso di Voghera. A farsi portavoce del malcontento è Roberto Gentile, segretario provinciale della Fials.

“Da tempo come sindacati – sottolinea Gentile – riceviamo continue segnalazioni dai dipendenti assegnati al Pronto soccorso d Voghera. Nello specifico, ci viene evidenziata la difficoltà nell’organizzazione del lavoro, dovuta alla carenza di organico a causa di assenze per malattie che oramai perdurano da tempo. Ad aggravare il tutto – continua il segretario provinciale Fials – si è sommata l’ennesima assenza di una ulteriore unità per gravi motivi personali con conseguente sospensione dell’istituto delle ferie e relativo riflesso di accumulo di “straordinario programmato”. Tutto questo ci preoccupa non poco, in quanto il personale già stremato è uscito da poco da un periodo di estremo “stress psico-fisico” a causa emergenza Covid-19”. In sostanza oggi il personale si ritrova a dover rinunciare nuovamente alle proprie ferie, accumulate nel tempo, senza poter godere di un recupero psico-fisico e l’avvicinarsi del periodo estivo, dove sono previste contrattualmente le tre settimane di ferie consecutive.

“Questo – dice ancora Gentile – rappresenta una maggior preoccupazione. Altra criticità riferita, riguarda il numero di personale infermieristico presente al Triage, che durante il turno giornaliero conta di due unità mentre la notte una soltanto. Tale organizzazione, associata alla carenza cronica di personale Medico ed Infermieristico, comporta un accumulo dei tempi di attesa e valutazione che vanno oltre quelli stimati da protocollo”.

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