Le Ferrovie tirano dritto: dal sottopassaggio a Castelletto, al Terzo Valico e ai quadruplicamenti su Pavia e Voghera

CASTELLETTO DI BRANDUZZO – Un cantiere aperto ormai dal gennaio 2020, i cui lavori dovevano essere consegnati in due anni esatti, cioè proprio in questi giorni. Invece, la pandemia Covid e le falde acquifere trovate nel sottosuolo in località Case Nuove hanno rallentato la costruzione del tanto atteso sottopassaggio della S.P. 95, che sopprimerà l’ultimo passaggio a livello rimasto sulla ferrovia Milano-Genova. Il progetto prevede anche la realizzazione di una strada di gronda a nord dell’abitato castellettese, che sbuca fuori in direzione della S.P. 1 Bressana-Salice, in modo da deviare fuori dal centro tutto il traffico proveniente/diretto da/a Bastida Pancarana; con annessa realizzazione di una contigua pista ciclo-pedonale, che invece consentirà a pedoni e ciclisti di raggiungere comodamente l’abitato di Castelletto Po o le campagne della zona occidentale, passando da via Franchi Maggi, senza dover allungare per via Biondi.

Ultimamente, però, per i bar di Castelletto giravano strane e preoccupanti voci: che il progetto fosse fermo, che per colpa delle falde acquifere il sottovia si sarebbe dovuto trasformare in un cavalcavia, e che non si sapeva più se e quando il cantiere sarebbe arrivato al termine… Allora, ho contattato direttamente l’Ufficio Stampa (Corrispondente Territoriale della Lombardia) delle Ferrovie dello Stato per chiedere aggiornamenti precisi sull’avanzamento dei lavori. “I lavori sono regolarmente in corso; la falda presente è coerente con quanto previsto in fase di progettazione. Non è prevista alcuna modifica al progetto“: la prima e secca risposta arrivata da Piazza Duca d’Aosta di Milano non lascia dubbi. Quindi nessun cavalcavia, si va avanti con il progetto di un sottopassaggio: ma quando vedrà la luce?Il progetto rimane confermato. La nuova previsione di ultimazione dei lavori vede l’apertura al pubblico transito delle opere nell’ultimo trimestre del 2022. Rimane il sottovia con la pista ciclopedonale secondo la configurazione originariamente prevista“.

I rallentamenti dovuti alla pandemia di Covid (e quindi NON alla riconversione da sottopassaggio a cavalcavia come si vociferava) hanno provocato delle ricadute economiche in termini di spese aggiuntive?Le sole ricadute economiche sono solo quelle relative alla pandemia Covid, non essendovi nessuna riconversione del sottovia. Rispetto al valore dell’investimento le ricadute sono poco significative“.

Diamo uno sguardo più ampio sul territorio: dopo il completamento del “Terzo Valico” fra Genova e Tortona toccherà ai progetti di quadruplicamento dei tratti Milano-Pavia e Voghera-Tortona? Quando si potranno vedere realizzati?Il Progetto Definitivo del quadruplicamento Milano-Pavia  è stato inviato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, il quale si è espresso con parere positivo a giugno 2020. A settembre 2019 RFI ha trasmesso al MITE e al MIC l’istanza per l’avvio della procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA) che si è conclusa a settembre 2021. Con l’inizio dell’anno nuovo sarà indetta la C.d.S. e nel secondo semestre  2022 sarà avviata l’attività negoziale per la realizzazione della 1° fase funzionale – tratta Milano Rogoredo-Pieve Emanuele – che dovrà essere conclusa entro il 2026 essendo gli interventi inseriti nel PNRR. Per il Quadruplicamento della Tortona-Voghera è stata completata la Progettazione di Fattibilità Tecnica ed Economica (PFTE), in questo mese sarà effettuata la pubblicazione di indizione del Dibattito Pubblico e solo a conclusione dello stesso, si potrà avviare iter autorizzativo per l’approvazione del progetto“.

A livello di trasporto passeggero quali sono i progetti per la linea ferroviaria Milano-Genova, e in modo particolare, per le stazioni di Pavia e di Voghera?La linea Milano-Genova è interessata, per quanto riguarda il trasporto passeggeri, sia da relazioni regionali che lunga percorrenza. Nelle stazioni di Pavia e Voghera, interessate da entrambe le tipologie di servizio, RFI prevede di attuare entro il 2026 interventi di trasformazione e di adeguamento per renderle più accessibili e confortevoli ai viaggiatori grazie a uno standard architettonico unico (brand) e funzionale. Nell’ambito degli interventi previsti, ricadenti nel progetto Easy Station, RFI adotterà inoltre misure adeguate per garantire l’accesso in stazione alle persone con disabilità e alle persone a mobilità ridotta secondo i requisiti definiti dalla normativa europea (STI PMR), coerentemente con la programmazione e con i finanziamenti disponibili

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