I treni “Italo” fanno test sulla Milano-Genova: in arrivo gli AGV 575 anche a Pavia e a Voghera?

PAVIA – Da qualche giorno i treni di “Italo” corrono sulla ferrovia Milano – Genova, passando così sui binari che collegano l’Oltrepò verso il capoluogo lombardo. Oggi alle ore 16:30 sul ponte della ferrovia sul fiume Po, nei pressi di Bressana Bottarone, e da Voghera in direzione di Pavia e di Milano, è stato avvistato il treno ad alta velocità dalla caratteristica livrea rossa fiammeggiante. “Italo” è un treno di N.T.V. (“Nuovo Trasporto Viaggiatori”), un’impresa ferroviaria italiana fondata nel 2006 dall’imprenditore Luca Cordero di Montezemolo, ma ceduta nel 2018 all’americana Global Infrastructure Partners. Attualmente conta una flotta di 51 pendolini (AGV 575 ed ETR 675), che quotidianamente sfrecciano dal Nord al Sud Italia, collegando fra loro città e regioni come Torino, Milano, Venezia, Trieste, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Calabria e Puglia.

Questi passaggi dei pendolini “Italo” sulle rotaie dell’Oltrepò e del Pavese fanno parte di un ciclo di corse di prova tra Milano Porta Garibaldi e Genova Brignole e viceversa, finalizzate alla formazione dei macchinisti di N.T.V. per acquisire conoscenza di linea tra le due città. Sono  previste fino al prossimo 11 dicembre, nelle giornate di venerdì, sabato e domenica, con tappe a Milano Rogoredo, Pavia, Voghera, Mignanego, Bivo Fegino, Bivio Bersaglio e Genova Piazza Principe. L’arrivo di questi nuovi mezzi (usciti dalle fabbriche Alstom di Savigliano lo scorso maggio) fa pensare che l’azienda capitolina sia interessata ad aprire un collegamento fra Milano e Genova. Probabilmente, si tratteranno di treni non-stop fra le due città, ma in futuro è possibile che qualche corsa potrebbe fermare anche nelle stazioni di Pavia e di Voghera, rafforzando ulteriormente le già esistenti offerte sul territorio di Trenitalia di treni Frecciarossa, Frecciabianca, Eurocity, Intercity e Intercitynotte a lunga percorrenza. Nella speranza, ovviamente, che i loro passaggi non siano di intralcio per i tanti treni regionali pendolari, che versano già in mille problematiche.

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