Varzi diventa “Città d’Italia”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella emana il decreto di concessione del titolo di città al capoluogo montano

VARZI – “Varzi è stata riconosciuta Città dal Presidente della Repubblica con Decreto del 13 Settembre 2021”. Ad annunciarlo il Sindaco Giovanni Palli dopo aver ricevuto formale comunicazione dalla Prefettura di Pavia. Si conclude così un percorso prestigioso iniziato nel dicembre del 2019 con la presentazione del Sindaco Giovanni Palli dell’istanza di concessione del titolo di Città in occasione della seduta del consiglio comunale di Varzi. Un percorso ambizioso, quello presentato dall’amministrazione comunale al consiglio ed all’intera comunità, che oggi vede concretizzarsi grazie alla valutazione positiva della relazione presentata al Ministero dell’Interno ove si evince l’importanza nella storia e nel presente del Comune di Varzi per il territorio dell’Oltrepò Montano.

La città di Varzi

Varzi, oltre ad aver ottenuto un prestigioso riconoscimento, potrà vantare il record di essere la città “più piccola” della Lombardia, infatti, a livello regionale così come su scala nazionale, tale riconoscimento rappresenta un unicum per un “piccolo comune” da poco più di 3.000 abitanti, segno tangibile dell’importanza, nella storia e nell’attualità, del comune di Varzi per le comunità dell’Oltrepò Montano.

Il municipio di Varzi. Foto di Roberta Mastretta

Il comune di Varzi, oltre che a stabilire momentaneamente il record di città più piccola della Lombardia, entra dunque a far parte del ristretto gruppo delle città della provincia di Pavia che, assieme al capoluogo, ricomprende anche Belgioioso; Casorate Primo; Casteggio; Mortara; San Martino Siccomario; Sannazzaro de’ Burgondi; Stradella; Vigevano; Voghera.

La Torre Malaspina o Torre delle Streghe. Foto di Roberta Mastretta

L’iter cominciato nel dicembre 2019, con l’avvallo del consiglio comunale, ha ricevuto il parere favorevole del Ministero dell’interno corredato da una relazione che ha delineato i tratti e le motivazioni fondanti per la concessione del titolo onorifico di città da parte del Presidente della Repubblica. La relazione, a firma del Ministro dell’Interno, ha inquadrato la centralità di Varzi nella storia a partire dai primi insediamenti dei Celti – Liguri passando per la crescita della propria vocazione mercantile e importanza commerciale durante l’egida dei Marchesi Malaspina che ha permesso a Varzi, a partire dal 1320, di dotarsi di statuti propri. Una creatività ed indipendenza della comunità Varzese confermata, prima nel Settecento, con la partecipazione ad attività riformatrici che trovarono spazio nella fondazione di diversi circoli culturali e attività d’affari ed infine ribadita, e poi durante il periodo fascista, con l’esperienza della Repubblica partigiana di Varzi.

I suggestivi scorci del borgo medievale di Varzi. Foto di Roberta Mastretta

Una centralità, quella tratteggiata dalla relazione istruttoria, che continua a vivere ed alimentarsi nel presente grazie ad un patrimonio artistico, architettonico e urbanistico di pregio, alla presenza di servizi essenziali d’eccellenza quale l’Ospedale di Varzi, l’istituto scolastico oltre ad una presenza importante di attività artigianali e commerciali che coniugano sapientemente il binomio tradizione ed innovazione portando avanti le eccellenze, anche enogastronomiche, del territorio. Un riconoscimento che fa leva, infine, sul crescente fermento in chiave culturale, artistica e turistica che stanno connotando sempre più la neo Città di Varzi quale borgo da scoprire per turisti ed amanti dell’Appennino Lombardo.

Il borgo medievale di Varzi. Foto di Roberta Mastretta

“Si conclude un percorso istituzionale che, oltre alla naturale soddisfazione personale e di tutta la nostra comunità, certifica e testimonia – dichiara il Sindaco di Varzi, Giovanni Palli – il prestigio di Varzi lungo la storia d’Italia e l’importanza attuale che continua a rivestire grazie all’azione operosa di tutti i nostri concittadini per dare lustro nostro territorio e continuare quell’azione di rilancio e sviluppo dell’Oltrepò Montano. Fin dal primo giorno di attività abbiamo avviato un’incessante azione innovatrice – rilancia il Sindaco Palli – provando ad interpretare proprio quello spirito innovatore della comunità Varzese riconosciuto dal Ministero dell’Interno e dal Presidente della Repubblica nella propria relazione con riferimento a diversi momenti della storia della nostra Comunità uniti da un medesimo filo rosso sia quando nel 1300 si dotò di statuti propri sia quando nel Settecento avviò attività riformatrici sia, infine, quando diede vita all’esperienza della Repubblica Partigiana di Varzi”.

Varzi, “capitale del Salame Dop”

La Città di Varzi – prosegue il Sindaco Palli – sta costruendo numerose opportunità e prospettive di sviluppo che, anche grazie a questo riconoscimento prestigioso, potranno rafforzare la consapevolezza della nostra potenzialità e permetterci di rilanciare ancora di più la nostra azione verso uno scenario di forte trasformazione ed evoluzione del nostro territorio di cui Varzi sarà certamente protagonista. Un traguardo di questa portata – continua Palli – si raggiunge soltanto grazie ad un ottimo lavoro di squadra, a cui va il mio ringraziamento e la riconoscenza per il lavoro svolto nella redazione del dossier, magistralmente curato e coordinato da Federica Lazzati, Assessore alla Cultura del Comune di Varzi, con il supporto scientifico di Rosella Piazzardi, Presidente della Biblioteca di Varzi e figura centrale nel mondo della cultura, e di Silvia Giacobone, ex Assessore dell’amministrazione comunale e di tutte le strutture tecniche che hanno collaborato in tale attività nell’ultimo anno e mezzo.

Alla scoperta del borgo di Varzi. Foto di Roberta Mastretta

“Nel mese di ottobre ci ritroveremo con cittadini ed istituzioni – conclude il Sindaco del Comune di Varzi – per condividere questo momento di festa con la nostra Comunità a cui va la nostra riconoscenza per l’operosità e la coesione mostrata in questi ultimi anni faticosi per le nostre comunità che hanno dimostrato tutta la loro solidarietà e resilienza”.

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