Il nuovo proprietario delle Terme di Salice Massimo Caputi intende riaprire lo stabilimento termale entro 18 mesi trasformandolo in un centro benessere all’avanguardia

SALICE TERME – Riaprire lo stabilimento termale entro 18 mesi trasformandolo in un centro benessere all’avanguardia, stringere un patto d’acciaio con imprenditori privati e istituzioni, trasformare il Nuovo Hotel Terme in un ‘Senior living’, diventando punto di riferimento per gli over 60. Massimo Caputi, classe 1952, presidente di Federterme e proprietario delle Terme di Saturnia e Chianciano si affaccia sul mondo termale oltrepadano con le idee ben chiare e un cronoprogramma già stilato nell’intento di ridare slancio allo stabilimento chiuso ormai da quattro anni. In un paio di settimane Salice sembra essere uscito da un tunnel dove non si vedevano spiragli di luce ma oggi il sole sembra tornato a splendere sulla località che ha fatto del termalismo il suo cavallo di battaglia, tanto da aver richiamato personaggi illustri come Fausto Coppi, Paola Pezzo, Mario Cipollini, Giuseppe Saronni, Renato Rascel, Caterina Caselli, Vittorio Gasman e Aldo Fabrizi, le sorelle Chesler e il neo campione europeo Giorgio Chiellini con tutta la squadra della Juventus. Il nuovo patron delle Terme di Salice, che quindici giorni fa si era aggiudicato anche l’asta del Nuovo Hotel Terme, lo abbiamo raggiunto telefonicamente.

Per quale motivo ha deciso di acquistare le Terme di Salice? “Salice e tutto il territorio circostante – spiega Caputi – ha una vocazione che va dal cibo, al benessere, alla natura. In Lombardia trovare queste tre essenze tutte insieme è una cosa rara. In questi ultimi 10 anni questa realtà è stata ingiustamente penalizzata. Ho deciso di scendere in campo per convertire lo stabilimento termale di una volta all’industria del benessere. Questo è un territorio che attrae e sarà necessario fare un’alleanza con il pubblico e privato per rilanciare lo stabilimento. Non dimentichiamo che il Covid ha ridato slancio al termalismo perchè la gente ora vuole un nuovo stile di vita, vuole vivere di più ma anche meglio. Terme e benessere sono gli ingredienti necessari per centrare questo obiettivo”.

Conosce la realtà di Salice? “L’ho frequentata poco, so che è una realtà territoriale molto articolata e che abbiamo studiato a tavolino per cercare di capire i punti di sviluppo. Ora occorrerà sedersi a un tavolo congiunto con gli operatori privati e le istituzioni per mettere a punto un progetto legato al benessere che cavalchi tutta la zona”.

Che progetti di rilancio intende attuare per lo stabilimento termale? “E’ troppo presto per dirlo – spiega ancora il neo proprietario delle Terme di Salice – anche perchè fino a ieri non avevamo nessuna certezza che avremmo vinto l’asta delle Terme e lavorare quindi sull’incertezza non ha senso. Oggi che abbiamo acquisito le Terme ci metteremo subito al lavoro per un progetto allargato e condiviso”.

Quando pensa di poter riaprire lo stabilimento di Salice? “Per riqualificare lo stabilimento con una nuova ottica, perchè il termalismo che c’era anni fa oramai non esiste più, sono necessari almeno sei mesi per stilare il progetto, ne serviranno almeno 12 per attuarlo. Ragionando seriamente, e senza dire delle fesserie, credo che tra 18 mesi potremo inaugurare la nuova struttura”.

Quanto ci sarà da investire a livello economico? “Questa è una domanda difficile a cui rispondere – spiega Caputi -. Ci saranno una serie di interventi da effettuare sotto l’egida della Sovrintendenza. Da qui alla fine di ottobre avremo una progettualità completa per definire il piano di investimento. Questa sarà anche l’occasione per altri operatori privati per un’opportunità di investimento in ottica di una rinascita del territorio circostante”.

Nel pacchetto di 1milione e 575mila euro che avete sostenuto per acquisire le terme è compreso anche il Grand Hotel. Intendete recuperarlo? “Sinceramente non si può pensare ad un parco termale con al centro un rudere. Studieremo la soluzione migliore per il recupero, tenendo presente che quella struttura, essendo storica, è vincolata”.

E del Nuovo Hotel? “Una delle ipotesi è quella di trasformarlo in un edificio ‘Senior Living’ da destinare agli ultrasessantenni che possono raggiungere un luogo salubre e affascinante come Salice. Senza dimenticare che la località è facilmente raggiungibile da più regioni”.

Da lei dipende il futuro di una località che per anni è stato un punto di riferimento turistico in Lombardia… “Salice ha un’attrattività unica. Qui realizzeremo un centro termale e di benessere con medical spa unico nel suo genere che sarà in grado di far crescere ancora di più il territorio”.

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