“La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando incomincia a mancare”. Il sindaco Paola Garlaschelli durante la celebrazione del 25 Aprile

VOGHERA – Questa mattina a Voghera è stato celebrato il 25 Aprile in forma ridotta. Gli onori sono stati tributati attraverso un saluto alla bandiera italiana in Piazza Duomo e con la deposizione di una corona d’alloro di fronte al Sacrario in via Ricotti. In rappresentanza della città di Voghera, hanno partecipato il sindaco Paola Garlaschelli e il presidente del consiglio comunale Daniele Salerno.

“Sono passati 76 anni da quel 25 aprile che ha sancito la Liberazione dell’Italia. Una data che ci ricorda l’impegno di tutte le forze che contribuirono alla Liberazione, al valore della pace e al senso del bene comune che ancora oggi guidano la nostra comunità. – ha detto il sindaco di Voghera Paola Garlaschelli – Una data che ci ricorda che dobbiamo saper dire di no ad ogni ordine e ad ogni comando che sia ingiusto e che leda la dignità dell’uomo e della persona, qualunque essa sia. Sotto la grande storia esistono le vicende dei singoli, di coloro che, per i più svariati motivi, decisero di combattere da una parte o dall’altra. Vittoriosi si è quando si riesce a passare attraverso i cataclismi senza odiare nessuno.“

Oggi è un’occasione per riflettere sulla necessità di fermare tutti i conflitti, un’occasione per dire no a tutte le guerre. – continua Paola Garlaschelli – Il 25 aprile è anche la festa della speranza, il simbolo della ricostruzione di un Paese che ha saputo alzare la testa, ripartire e ricreare fiducia. Festa e Liberazione, due parole bellissime, che insieme assumono per tutti noi il valore insopprimibile della libertà, dei diritti umani, sociali, politici. Oggi è anche la vigilia di una data che per molte persone vuol dire speranza e libertà di tornare a lavorare, a studiare, a muoversi, a vivere. La libertà è come l’aria, ci si accorge di quanto vale quando incomincia a mancare”.


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