Frana la strada. A rischio i collegamenti tra San Ponzo e Cascina Rossago

PONTE NIZZA – A rischio i collegamenti tra San Ponzo e Cascina Rossago dove si trova uno dei più importanti centri residenziali specificamente studiato ed organizzato sulle esigenze di vita delle persone con autismo in età adulta. La strada comunale infatti, che era in parta franata nei mesi scorsi, con le piogge di questi giorni ha subito nuovi cedimenti tanto che ora si transita a fatica con la macchina. Ma il rischio è che questo dissesto, se non si interviene tempestivamente, possa addirittura bloccare il traffico delle persone dirette al centro. Una struttura che conta 24 persone con autismo oltre a una cinquantina di dipendenti che quotidianamente percorrono la strada comunale per recarsi a lavorare e dare assistenza agli ospiti della struttura. Il sindaco di Ponte Nizza, Tino Pernigotti, sta seguendo da vicino la situazione e in questi giorni, insieme ai tecnici del comune, ha effettuato più sopralluoghi per vedere da vicino le condizioni in cui versa la strada.

“Le piogge degli ultimi giorni – spiega il sindaco di Ponte Nizza – hanno notevolmente aumento il fronte della frana per cui un’ulteriore attesa di inizio delle opere di risanamento del dissesto potrebbe compromettere definitamente l’accesso dei mezzi alla struttura di Cascina Rossago che è una struttura per autistici adulti di livello mondiale. Per questo motivo – continua Pernigotti – come comune abbiamo deciso di intervenire già dalla giornata di oggi quando verrà attività un’impresa per svolgere le prime opere di messa in sicurezza della strada. Non possiamo permettere che la strada possa cedere del tutto per evitare l’isolamento di Cascina Rossago”.

Infatti non vi sono altre strade che da San Ponzo o da altre zone salgono sino a queste struttura, pertanto l’intervento di massima urgenza è inevitabile per evitare l’isolamento di oltre cinquanta persone e di una struttura sanitaria così importante. Pernigotti conclude: “Segnaleremo questo intervento di massima urgenza alla Regione Lombardia sperando che come fatto altre volte faccia la sua parte”.

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