Comitati e associazioni ribadiscono il “no” al progetto dell’autostrada Broni – Mortara

BRONI – Dopo l’allentamento delle norme di contrasto alla pandemia causata dal COVID 19 i rappresentanti del Coordinamento dei Comitati ed dalle Associazioni contro l’Autostrada Broni Mortara si aspettano che la procedura di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) coinvolga al più presto gli Enti Locali e le realtà portatrici di interesse diffusi al tavolo del confronto. Il PTCP delinea la pianificazione urbanistica del prossimo futuro e dunque è importante un esteso coinvolgimento intorno a scelte che saranno strategiche. I problemi di carattere ambientale della provincia di Pavia sono molteplici: proliferazione degli impianti di trattamento di rifiuti, pessima qualità dell’aria, scadente livello dei servizi pubblici di trasporto, impatto derivante dallo smaltimento di fanghi in agricoltura, proliferazione di depositi abusivi di rifiuti, perpetuarsi del consumo di suolo agricolo.

“Tali criticità negli anni si sono cronicizzate, con il risultato di un progressivo scadimento della qualità della vita: di fronte a questo scenario ci si attenderebbero scelte coraggiose in fase di pianificazione. Affermano i rappresentanti del Coordinamento dei Comitati ed dalle Associazioni contro l’Autostrada Broni Mortara Dobbiamo invece prendere atto purtroppo che uno dei cardini del futuro urbanistico della Provincia resta il progetto dell’autostrada Broni Mortara. Un’opera che – è bene ricordarlo – è stata bocciata nel luglio 2016 dal Ministero dell’Ambiente e dal Ministero dei Beni culturali in sede di valutazione di impatto ambientale. Una bocciatura corredata da svariate motivazioni: non soltanto all’impatto ambientale dell’opera, ma anche alla sua discutibile efficacia come opera viaria e alla stessa sostenibilità economica del progetto. La non felice esperienza delle autostrade lombarde dovrebbe in tal senso essere motivo di riflessione

“Ci pare che le priorità viabilistiche di questa provincia siano altre. – continuano dal Coordinamento dei Comitati ed dalle Associazioni contro l’Autostrada Broni Mortara – E’costante e usurante il quotidiano stillicidio delle migliaia di pendolari costretti di anno in anno a fare i conti con un sistema di trasporto ferroviario che regala ritardi, disservizi, taglio delle corse. Ma non va sottaciuto anche il preoccupante grado di inadeguatezza della manutenzione delle strade, comprese quelle provinciali. E vanno inoltre sottolineate le difficoltà con le quali è proceduto fino ad oggi l’iter relativo al nuovo Ponte della Becca, atteso da tempo dai Comuni del territorio interessato. Ulteriore elemento di novità che contribuisce a togliere motivazioni a chi si ostina a volere riesumare il progetto della Broni Mortara è l’approvazione a fine novembre 2020 di un documento da parte della Commissione infrastrutture della Regione Lombardia che impegna a realizzare una tangenziale e un nuovo ponte sul Po tra Cava Manara e Bressana Bottarone”.

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