Crea su legno i ritratti degli “amici a quattro zampe”. L’artista Carlotta Paesotto è conosciuta in tutto il nord Italia

PINAROLO PO – Crea su legno ritratti degli amici a quattro zampe riuscendo a dare un’anima a cani e gatti. E’ talmente brava, che in poco tempo, gli ordini sono iniziati ad arrivare da tutta Italia. Carlotta Paesotto restauratrice e da sempre impegnata nel mondo dell’arte ha dato vita, nel suo laboratorio di Pinarolo Po, al progetto “Otta in the Wood”.

“Otta è da sempre il mio soprannome e la firma sulle mie opere, mentre la parola inglese wood racchiude in sé sia il significato di bosco, luogo che amo, sia quello di legno, che è il mio elemento e base dei miei dipinti. – afferma Carlotta – Amo conoscere le storie di chi mi contatta e dei loro amati amici a quattro zampe: sorrido per quelle facce buffe e mi commuovo per i legami che si sono creati nel tempo con queste creature”.

Tutto nasce dal regalo di Natale per un’amica veterinaria che aveva appena inaugurato il proprio ambulatorio a Voghera. “Da quel momento ho deciso di proporre il ritratto di animali domestici come regalo per sé e per le persone speciali. – spiega Carlotta – Le commissioni sono iniziate a giungere a decine, dall’Oltrepò e da tutto il Nord Italia, anche grazie alla partecipazione a mostre-evento come l’ormai storico “Sabato di Lambrate” di Milano”.

Carlotta Paesotto, nasce a Voghera il 12 settembre del 1985, frequenta il liceo scientifico Copernico a Pavia, dove l’interesse per le scienze e per la materia si affianca all’altra grande passione che l’accompagnerà per tutta la vita: il disegno e l’arte. Si laurea all’Accademia di Pittura e Restauro Pittorico “A. Galli” di Como e approfondisce le tecniche pittoriche presso la Scuola Superiore d’Arte Applicata al Castello Sforzesco di Milano.

Presente sui social come Carlotta Restaurarte, si occupa di restauro e di decorazione presso palazzi e chiese e collabora con altri professionisti sia del territorio, sia delle province di Alessandria e Vercelli. “Ho un piccolo laboratorio dove mi occupo di quadri, cornici, dorature, sculture in legno e altri materiali. – continua Carlotta – l’ufficio è itinerante. Il lavoro a volte è pesante, sotto al sole cocente o durante le fredde e umide giornate invernali della pianura padana. La fatica è ricompensata quando ti contattano persone come Giuliano Ferrari che, al cospetto di alcune volte affrescate piuttosto malconce, non decidono di controsoffittarle o di darci una mano di bianco, ma di valorizzarle con dignità: ora abbelliscono la sede della sua agenzia di eventi a Voghera, a pochi passi dal Duomo”.

La pandemia che scoppia agli inizi del 2020 ferma tutte le sue attività ma la chiusura forzata si trasforma presto in un periodo fertile dal punto di vista creativo. “Ho iniziato a dipingere anche animali-guida del bosco, riprendendo i contatti con alcune artiste e in poco tempo nasce la “Collettiva Errante”, alla ricerca di boschi e giardini dove far dialogare opere dai linguaggi espressivi differenti ma con un sentire comune: la riscoperta del rapporto fra l’Uomo e la Natura, il ritorno alla lentezza, a una vita più equilibrata ed ecosostenibile. Nonostante le restrizioni del periodo, siamo riuscite ad organizzare da luglio a settembre alcune piacevoli giornate all’aria aperta ospitate al Castello di Branduzzo, a Voghera e a Casalnoceto”.

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