Nuova stazione al Policlinico: sarà più facile raggiungere il San Matteo anche dall’Oltrepò

PAVIA – Una nuova stazione ferroviaria, aree abbandonate da tempo che diventeranno vivaci quartieri residenziali e lavorativi, tanto verde e tante piste ciclo-pedonali. Ecco gli importanti obiettivi strategici che la giunta del sindaco Fracassi sta perseguendo per cambiare radicalmente aspetto alla città di Pavia. Si parte dalla riqualificazione delle aree dismesse e che potrebbero diventare un biglietto da visita più futuribile per il nostro capoluogo. Per l’Area Necchi c’è già stato un contatto con un gruppo di imprese (la Museum srl di Heinz Peter Hager e la Heliopolis Urban Regeneration di Paolo Signoretti) i cui investitori hanno deciso di puntare su Pavia intravedendoci grosse potenzialità. In viale Repubblica già dalla prossima primavera potranno iniziare i lavori di costruzione di un nuovo quartiere, che diventerà un mix fra zona residenziale, zona adibita a terziario e zona commerciale – ma non grossi centri commerciali come fanno sapere da Palazzo Mezzabarba – con appartamenti, negozi, bar, ristoranti e uffici.

La novità più importante, tuttavia, sarà la nuova fermata “Pavia Nord” della linea S13 sull’adiacente ferrovia Milano-Genova (che sarà quadruplicata nel tratto fra Rogoredo e Pavia). La nuova stazione servirà principalmente il Policlinico San Matteo, decongestionerà la stazione centrale e sarà un’alternativa in più per gli utenti che si muovono quotidianamente per raggiungere gli ambulatori e le cliniche di uno dei più importanti ospedali d’Italia. La nuova stazione, inoltre, offrirà nuovi parcheggi che snelliranno il traffico cittadino ormai saturo. Sono previsti anche percorsi ciclo-pedonali, che si collegheranno con gli ospedali. Gli stessi investitori che hanno acquistato l’area Necchi recentemente hanno rilevato anche l’immobile che ospitava la vecchia sede dell’ospedale geriatrico Santa Margherita in Piazza Borromeo: lì verrà realizzato un centro residenziale, recuperando un palazzo di alto pregio storico.

Lavori già in corso, invece, nell’Area Neca lungo il Navigliaccio, dove anche qui sarà prevista una zona molto verde. All’interno del perimetro sorgerà la nuova palazzina dell’ASST Pavia (la sede dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale, a cui fanno capo anche gli ospedali di Voghera, Varzi, Stradella e il presidio SST di Broni), una zona residenziale, negozi, bar, ristoranti, un centro sportivo con un piccolo palasport, un centro espositivo, ecc.. Infine, sull’altro versante cittadino, ovvero nell’area dell’ex dogana a ridosso della sede della ASM, la previsione è quella di realizzare edifici commerciali (ma sempre di dimensioni medio-piccole), abitazioni residenziali, un edificio scolastico, un centro polisportivo e un piccolo parco verde.

Purtroppo, per la vicina Snia-Viscosa di viale Montegrappa non c’è a oggi ancora una trattazione concreta. Su quell’area ci sono vincoli particolari e le spese di bonifica hanno un costo molto elevato. Da Piazza Municipio, comunque, fanno sapere che recuperare anche quel blocco sarà un obiettivo dell’attuale amministrazione comunale. I progetti elencati fanno parte di un traguardo più grande, quello di portare la città di Pavia verso un’espansione a misura d’uomo, con una certa sensibilità per la parte ‘ecologica’. Nell’anno corrente per svariati motivi quest’ultimo aspetto è stato un po’ trascurato, ma d’ora in poi l’Amministrazione del sindaco Fracassi assicura di dare una visione ‘green’ più tangibile al cittadino. Senza scordare, ovviamente, l’ultimo importante tassello, che sarà il progetto ‘Smart-City’: potenziare la fibra ottica e garantire collegamenti veloci e accessibili a tutti, in maniera di fare di Pavia una città proiettata nel futuro.

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