Emergenza Covid, la Cri di Pavia potenzia i mezzi di soccorso

PAVIA –Il Comitato di Pavia della Croce Rossa ha varato una serie di strategie per fronteggiare l’avanzare dell’emergenza sanitaria Covid-19. Da qualche giorno ha messo a disposizione del servizio 118 altre due ambulanze per il trasporto di malati Covid. A queste si aggiungono altre due per il trasporto dei dializzati infettati e altre due vetture per i servizi convenzionali di trasporto (da ospedale ad un altro). Inoltre, va sottolineato, che il servizio dialisi si svolge dalle 20 alle 24 con la necessità dei vertici Cri di rivedere, giocoforza, i turni di servizio. “Da qualche settimana il nostro telefono è ritornato a squillare come nelle settimane più critiche della pandemia di primavera – spiega il presidente, Alberto Piacentini– Inevitabilmente ci siamo dovuti adattare alla

situazione critica mettendo a disposizione nuovi mezzi al servizio di emergenza e non solo. Anche l’impegno personale dei nostri volontari e dei nostri dipendenti si è dovuto adattare alla situazione difficile della nuova andata. Ad esempio il servizio dialisi, a causa dell’emergenza, si svolge nella tarda serata. Uno sforzo in più che inevitabilmente ci troviamo a fronteggiare. Abbiamo chiesto loro un impegno maggiore proprio per far fronte all’emergenza e, come sempre, non ci è stato negato a dimostrazione di quanto i nostri militi sono attaccati alla loro attività di servizio per la Cri”.
L’organico è stato da poco tempo ampliato grazie a due nuovi corsi, un terzo sarebbe stato in partenza nelle prossime settimane ma è ancora in fase di valutazione proprio per ottemperare alle disposizioni anti Covid. “I volontari temporanei – spiega Piacentini – non sono più previsti dalla normativa e di conseguenza ci siamo adattati, anche in ottica di una possibile nuova emergenza, come in effetti si sta verificando, con l’organizzazione di due corsi che abbiamo già ultimato da qualche settimana. Oggi, più che mai, le risorse umane preparate sono indispensabili perché la pandemia si sta facendo sempre più pressante sul sistema sanitario. Dobbiamo trovarci pronti ad ogni esigenza come lo siamo stati nella precedente ondata di primavera”.

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