La storia di Rovaiolo Vecchio il paese fantasma ora meta di tanti escursionisti

BRALLO DI PREGOLA – Rovaiolo Vecchio, il borgo fantasma di Brallo di Pregola, arroccato al di là del torrente Avagnone è diventata una delle mete preferite dagli escursionisti. Quelle 15 case a 500 metri sul livello del mare sono diventate un’attrattiva turistica per il comprensorio montano. La frazione del Comune del Brallo di Pregola fu abbandonata nel 1960 dai residenti minacciati da una frana. Infatti, quell’anno la prefettura di Pavia ordinò lo sgombero alla decina di famiglie contadine (circa 100 persone) che in quel borgo risiedevano.

Grazie ai contributi pubblici i residenti lasciarono case, cascine, stalle per andare a vivere di fronte al loro vecchio paese, dall’altra parte del torrente Avagnone, dove fu costruito un altro paese denominato Rovaiolo Nuovo. Ma la sfortuna continuò a perseguitare questi residenti che dovettero fronteggiare una frana proprio nella parte nuova, anche se non ci furono danni, mentre nel paese abbandonato non si verificò alcun crollo. Le frane bloccarono solo la strada.

Ora quel paese che ospita una quindicina di case, un vecchio forno, una fontana con abbeveratoio, un recinto per i maiali e alcune stalle, è diventato un luogo affascinante visitato in estate da escursionisti e visitatori provenienti anche da Belgio, Olanda e Germania, che percorrono le Vie del Sale, sul confine tra le province di Pavia e Piacenza. Nel corso degli anni le proposte di recupero non sono mancate: dal borgo degli artisti proposto dall’allora presidente della Comunità montana e sindaco del Brallo Bruno Tagliani, all’idea del museo inserito dal sindaco Christos Chlapanidas nella richiesta di creazione di una riserva naturale del Monte Lesima.

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