Come cucinare un piatto di pasta

di EMANUELE RIZZO

Cucinare un piatto di pasta sembra la cosa più facile del mondo, eppure non lo é: perché sia buona bisogna rispettare alcune semplici regole, che fuori dall’Italia possono essere infrante più spesso del previsto.

Ad esempio, quanti di voi buttano la pasta nell’acqua appena iniziano a comparire le prime increspature della bollitura? Sbagliato! L’acqua deve essere decisamente bollente e deve bollire a tutto andare per assicurare una cottura ottimale. Inoltre, bando all’avarizia: ci deve essere tanta acqua (non deve coprire appena la pasta, per intenderci) e anche abbastanza sale. L’acqua di cottura non va buttata, ma usata per amalgamare meglio la salsa di condimento e infine la pasta va scolata al dente (fa anche bene alla salute e non ingrassa) gli chef consigliano addirittura di scolare la pasta un paio di minuti prima rispetto al tempo indicato sulla busta.

La pasta più lunga e piatta si adatta meglio a condimenti a base di olio e panna, mentre le paste corte sono più idonee per sughi dal sapore più deciso (orecchiette alle cime di rapa vi dice nulla?).

Pasta espressa italiana è unica nel mondo. Aspettare qualche minuto un piatto è un tempo di piacere per il palato. Purtroppo oggi la ristorazione non conosce i tempi e spesso propinano piatti a velocità di mense. Allora vado a mangiare all’autogrill e non in un ristorante o sbaglio?

La pasta ha un sapore e solo al dente ne trasmette le caratteristiche e proprietà.

Rispondi