Referendum costituzionale del 20-21 settembre: scatta la par condicio per i mezzi d’informazione e per le pubbliche amministrazioni

È scattata dal 18 luglio la par condicio per stampa, radio e TV, allo scopo di garantire a tutti parità d’accesso ai mezzi d’informazione in vista del referendum costituzionale del prossimo 20-21 settembre per la riduzione del numero dei parlamentari. 

Lo rende noto noto la Presidente del Comitato Regionale per le Comunicazioni Marianna Sala, delegata da AGCOM a sovraintendere in Lombardia all’osservanza delle disposizioni che disciplinano nel periodo della par condicio i programmi di comunicazione politica, quelli di informazione, i messaggi politici autogestiti (gratuiti e a pagamento) e i sondaggi sulle emittenti radiotelevisive locali. 

A breve l’AGCOM emanerà un apposito Regolamento con i dettagli tecnici, ma già sin d’ora – ha sottolineato la Presidente Sala – trovano immediata applicazione per i media locali le disposizioni previste dalla legge n°28 del 22 febbraio 2000 e dal Codice di autoregolamentazione delle emittenti radiofoniche e televisive localiOltre che ai mezzi d’informazione – ha aggiunto la Presidente del CORECOM – le disposizioni si applicano anche alle istituzioni locali e alle Pubbliche Amministrazioni”.

Dalla data di indizione dei referendum, avvenuta sabato scorso con Decreto del Presidente della Repubblica, e fino alla chiusura delle operazioni di voto fissata per lunedì 21 settembre, è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale e indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni.

Sul sito del CORECOM, gli interessati potranno trovare una guida pratica per gli utenti, con le modalità per la presentazione di eventuali esposti e segnalazioni e il testo integrale della normativa di riferimento.

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