Broni, l’analisti degli esperti: il territorio vale 1,2 miliardi di euro

BRONI – Giovani, creatività e diversificazione produttiva: tre risorse del presente su cui far leva per lo sviluppo del territorio nei prossimi 5 anni. È quanto si evince dai primi risultati del progetto di ricerca “Broni 2025”, commissionato dal Comune al team di esperti guidato da Stefano Denicolai e Andrea Zatti. Obiettivo dell’iniziativa: consegnare ai decisori, politici e non, uno studio approfondito sulle prospettive socio-economiche del “sistema Broni”, al fine di definire una serie di progettualità finalizzate a rimettere in moto la realtà locale. Dapprima con l’analisi del contesto, poi con la redazione di schede progetto, infine con la mappatura di quelle opportunità (bandi e finanziamenti) che troppo spesso il territorio non afferra proprio per difetto di strumenti di pianificazione.

Nella mattinata di ieri, venerdì 17 luglio, i dati quantitativi raccolti in questi mesi sono stati presentati in municipio al sindaco Antonio Riviezzi e ai capigruppo Ernesto Bongiorni, Cesare Ercole ed Ezio Maggi. Tra gli aspetti più significativi, sul piano demografico spicca la quota di giovani compresi nelle fasce 5-19 anni e 20-30 anni, pari al 38% della popolazione residente. A livello economico, invece, l’area del “sistema Broni” esprime un prodotto interno lordo di circa 1,2 miliardi di euro, rappresentando di fatto il 6,3% del fatturato complessivo e il 6% dell’occupazione totale in provincia di Pavia (di cui costituisce il 5,2% degli abitanti). Primo fra i settori in termini di fatturato è il Commercio all’ingrosso, con un peso del 23,1%, seguito sul “podio” dal comparto delle Analisi tecniche e servizi “knowledge intensive” (14,6%) e dalle Costruzioni (9%), mentre il vitivinicolo si attesta al quarto posto con il 7,5%. Ma al di là delle classifiche, dalle analisi effettuate non emergerebbe comunque una vocazione dominante: al contrario, il tratto caratteristico dello spaccato locale sarebbe la pluralità di produzioni e servizi.

«Questi numeri – spiega Stefano Denicolai, professore del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Pavia e membro della task force del Ministero dell’Innovazione – vanno letti come un possibile punto di svolta per l’immediato futuro. La consistenza della componente giovanile, unita alle specificità produttive e ad altri fattori contingenti, lascia intravedere la possibilità di un cambio di rotta per gli anni a venire. È però importante, per una corretta interpretazione dei dati, che la città guardi a se stessa nel contesto di un territorio a cui è fortemente connessa. Per questo abbiamo improntato la nostra indagine al “sistema Broni”, costituito anche dai Comuni di Barbianello, Campospinoso, Canneto Pavese, Cigognola, Pietra de’ Giorgi, Redavalle, San Cipriano Po e Stradella».

Scorrendo le righe del primissimo report del progetto non mancano poi le sorprese: si scopre infatti che le imprese creative (sviluppo di software, attività tecnico-scientifiche, cultura, intrattenimento) stanno mostrando un trend di costante crescita, così come le “ecofiliere” (sostenibilità, gestione dei rifiuti). «Si tratta ancora di germogli, piccole piantine da annaffiare con regolarità – aggiunge Stefano Denicolai – che tuttavia aprono prospettive da non sottovalutare, soprattutto in relazione alla diversità produttiva del territorio. La creatività trae infatti vantaggio da questo scenario, in cui la quantità di stimoli e la contaminazione delle competenze possono giocare un ruolo di primo piano. Da qui in avanti è opportuno tenere la barra dritta sulle vocazioni tradizionali, come il vitivinicolo, ma anche aprirsi sempre più alle nuove opportunità imprenditoriali».

Attiva la partecipazione dei capigruppo che, durante l’incontro di ieri, hanno portato il loro contributo tra considerazioni e proposte. Successivamente ci saranno ulteriori occasioni per analizzare gli output del progetto, sia con gli stessi capigruppo consiliari, sia con le categorie sociali ed economiche della città.« In questa fase, in cui l’emergenza sanitaria ci sta lasciando un po’ di respiro – commenta il sindaco Riviezzi – abbiamo ritenuto opportuno fare il punto della situazione sul progetto affidato agli esperti dell’Università di Pavia, che ci hanno puntualmente esposto i dati ad oggi raccolti. Quella che ci è stata esposta è la parte iniziale dell’attività di ricerca, di carattere prevalentemente quantitativo. In un secondo momento verrà elaborato un documento che darà una lettura qualitativa del nostro contesto, propedeutico alla costruzione di opportunità e alla ricerca di fonti di finanziamento. Come amministrazione comunale crediamo molto in questo percorso, che ci darà strumenti utili a costruire al meglio il futuro della comunità

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