I motociclisti del CER Lombardia: “siamo pronti a collaborare con i sindaci per pulire e sistemare i sentieri”

I motociclisti del “CER Lombardia – Escursionisti Lombardi Su Ruote”, associazione nata a Bergamo alcun mesi fa con l’obiettivo di supportare ed aiutare tutte le persone che amano praticare l’escursionismo nella natura con mountain bike, anche a pedalata assistita, moto enduro, quad e 4×4 targati e in regola con il Codice della Strada, lanciano un appello ai sindaci dell’Oltrepo pavese: “A sottolineare quanto ci vogliamo impegnare e lavorare a favore dei territori che frequentiamo con i nostri mezzi vogliamo chiedere ai sindaci dei comuni e alle varie istituzioni presenti che siamo disponibili ad offrire un servizio di pulizia e ripristino dei sentieri che presentano criticità idro-geologiche causate sia dal passaggio di mezzi motorizzati che a seguito di calamità naturali o eventi naturali (piante cadute, frane e smottamenti, vegetazione eccessiva). Lo stesso servizio vuole includere anche la raccolta e la segnalazione di rifiuti abbandonati per cui abbiamo redatto dei moduli ben precisi e utili. Questo servizio è naturalmente offerto da personale volontario della nostra associazione. Ci rendiamo conto che le malefatte di alcuni escursionisti incivili pesano su un’intera categoria ma per questo, come Associazione e tesserati, vogliamo dimostrare che possiamo essere una risorsa per il territorio e per le amministrazioni locali e per questo chiediamo solo di essere riconosciuti e tenuti in considerazione ma al tempo stesso cercheremo comunque di vigilare per educare e diffondere un messaggio di legalità e rispetto. Riteniamo il territorio sia a disposizione di tutti e per tutti se frequentato secondo le leggi e le regole dettate dalla buona educazione”.

L’obiettivo dell’associazione è inoltre di sensibilizzare le Istituzioni su alcune rilevanti tematiche che riguardano la pratica di queste discipline escursionistiche e di offrire un aiuto al territorio in cui si transita per migliorare la convivenza reciproca. Un tema importante è l’educazione alla legalità e al rispetto per chi pratica escursionismo su ruote che il CER Lombardia porterà avanti promuovendo il corretto montaggio della targa, l’uso di mezzi regolarmente immatricolati (se previsto) e in regola con il Codice della Strada, oltre che il rispetto degli altri fruitori dei territori montani e boschivi. Non meno fondamentale sarà il compito dell’associazione di salvaguardare il diritto alla circolazione su strade a fondo naturale di tutti i mezzi su ruote in regola con il Codice della Strada. “Il nostro timore è il pericolo di estinzione della pratica dell’enduro e più in generale dell’escursionismo su ruote in Lombardia, con la conseguente perdita di numerosi itinerari delle zone boschive lombarde.” dichiara Davide Rota, Presidente della neonata associazione. Un timore fondato dato che sono sempre più frequenti divieti che non contemplano in nessun modo né l’articolo 16 della Costituzione Italiana, che parla della libera circolazione su tutto il territorio nazionale, né l’articolo 3 del Codice della Strada che considera strade, e quindi percorribili, anche le mulattiere e i sentieri. Anche la pianificazione delle reti escursionistiche non tiene conto della maggior parte delle categorie su ruote, rendendo sempre più difficile la vita di tantissimi appassionati.

“A differenza di ciò che si pensa e di come, spesso, questo tipo di attività viene considerata, l’escursionismo su ruote è una pratica che non registra statistiche rilevanti in termini di pericolosità sia per chi lo pratica, sia per chi usufruisce degli stessi percorsi. – concludono i rappresentanti del CER – Ha un impatto sull’ambiente irrisorio se eseguito in base a regole precise che il CER si propone di diffondere e alimenta anche l’economia. Oltre alle officine dove avviene la manutenzione dei mezzi, sono tanti, infatti, i produttori di ricambi, accessori, abbigliamento dedicati, molti dei quali lombardi. Tali pratiche, inoltre, promuovono un turismo nella natura e nei piccoli centri abitati che spesso risentono dell’isolamento e favoriscono la riscoperta di questi piccoli tesori nascosti e delle loro attività commerciali con le loro specialità gastronomiche”.

Rispondi