Cecima: ecco il nuovo planetario di Cà del Monte

CECIMA – I sindaci della Comunità montana dell’Oltrepò pavese ed i sindaci dell’Alto Oltrepò si sono dati appuntamento sabato 27 Giugno per una lezione di astronomia promossa dall’Associazione Astrofili Tethys e la Teti Cooperativa Sociale Onlus che, ormai da più di 10 anni, gestisce l’Osservatore Astronomico “G. Giacomotti” di Cà del Monte a Cecima.


Un momento di approfondimento di una delle realtà, realizzata nel 2008 grazie ad un contributo di Fondazione Cariplo proprio dalla Comunità montana dell’Oltrepò pavese e che oggi ne detiene la proprietà, fiore all’occhiello dell’Oltrepò montano e che ogni anno accoglie circa 7.000 persone l’anno (per fini didattici e turistici).


L’occasione dell’incontro è stata la presentazione alle istituzioni promotrici del progetto “Planetario 4.0 – Verso l’infinito ed oltre” promosso dall’ente varzese e realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo che da sempre dimostra grande sensibilità per l’Oltrepò pavese e per le potenzialità turistiche e didattiche del progetto dell’Osservatorio astronomico di Cà del Monte.

“Siamo qui a lezione di astronomia perché crediamo fortemente nel rilancio turistico in chiave esperienziale dell’Appennino Lombardo – dichiara il presidente della Comunità montana, Giovanni Palli – e quindi anche sull’unicità del nostro cielo stellato che fa accorrere in Oltrepò migliaia di appassionati, curiosi ed esperti da tutta Europa”.

“In particolare, grazie a questo intervento, realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo che nell’ambito del progetto AttivAree ha già sostenuto altre importanti realtà ed associazioni di appassionati che operano sul territorio come AstroBrallo, abbiamo installato un planetario digitale di ultima generazione e stiamo garantendo un rinnovo di alcuni elementi interni all’osservatorio. Siamo orgogliosi di poter diventare un’eccellenza italiana – conclude il presidente Palli – poiché oggi il “nostro” osservatorio “G. Giacomotti” rientra a pieno titolo tra nel panorama nazionale dei cinque planetari più all’avanguardia d’Italia (Torino, Firenze, Cagliari, Napoli, Südtirol)”.

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