L’assessore Gallera a Voghera

VOGHERA – L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, ieri mattina ha preso parte all’iniziativa voluta dal Lions in ospedale a Voghera per la consegna di un ventilatore polmonare che è stato donato al reparto di terapia intensiva diretto da Maurizio Raimondi.

“Il Coronavirus? E’ stato come una bomba che ha avuto il suo epicentro in Lombardia. Ora il contagio, seppur i casi sono ancora numerosi, è sempre meno aggressivo e comunque riconducibile a pazienti che lo avevano contratto molte settimane fa. Non ci sarà nessun nuovo lockdown”. Non ha dubbi l’assessore al welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera che ieri mattina è intervenuto all’ospedale di Voghera per la consegna di un ventilatore polmonare donato al reparto di terapia intensiva da parte del governatore Angelo Chiesa del distretto 108ib3 del Lions che racchiude le provincie di Pavia, Lodi, Cremona e Piacenza.

Alla cerimonia oltre al direttore di Asst Michele Brait hanno preso parte il sindaco di Voghera Carlo Barbieri con numerosi assessori, gli onorevoli Elena Lucchini e Alessandro Cattaneo, Mara Azzi direttore Ats Pavia oltre a numerose autorità civili e militari. “Molte delle persone risultate positive al Coronavirus di queste ultime settimane sono da ritenere debolmente positive – spiega l’assessore Gallera -. Oggi alcuni studiosi stanno dimostrando che il virus ha una carica virale molto bassa. Se questo verrà confermato significa che sono fotografie di vecchie infezioni che si stanno esaurendo il che vuol dire che ci sono numeri ampi che fotografano una diffusione ma non una crescita. I numeri che sono in nostro possesso – continua l’assessore al welfare – inoltre dimostrano che sono pochissime le persone che vengono ricoverate in questi giorni per il Covid-19 ed inoltre il numero dei ricoverati sta scendendo in maniera significativa ogni giorno. A questo si aggiunge il fatto che il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva è in continuo calo. Insomma possiamo tranquillamente dire che dopo la fase acuta i dati sono in netto miglioramento. Una cosa è certa – ha sottolineato ancora Gallera –: non dobbiamo abbassare la guardia”.

Ma perchè la Lombardia ha avuto un così alto numero di contagiati e decessi? “Semplicemente perché la nostra regione è stato il cratere della bomba atomica chiamata Covid-19. Lo confermano i dati: nel giro di brevissimo tempo siamo passati da un contagiato in una giornata a 114 in due giorni sino a 1000 in una settimana. Tutti dati che sono andati via via crescendo in maniera vertiginosa”.

E il futuro? “A differenza di tre mesi fa – ha spiegato Gallera – possiamo guardare in faccia al virus e sappiamo come trattarlo mentre prima nessuno ci aveva raccontato cos’era e come andava affrontato. Tutti gli ospedali della Lombardia hanno risposto in maniera straordinaria in questi mesi. Ringrazio Voghera per quello che ha fatto e sta facendo ma ribadisco anche che piccoli ospedali come Mede e Varzi hanno avuto un ruolo strategico durante l’emergenze e per questo saranno potenziati. In Lombardia avevamo a disposizione 860 posti letti di terapia intensiva. In brevissimo tempo ne abbiamo allestiti 1800. Ora punteremo ad averne fissi almeno 1460 per poter affrontare qualsiasi emergenza”. Ha fatto seguito la visita all’interno dell’ospedale di Voghera e quindi del nuovo pronto soccorso che dovrebbe essere inaugurato nei prossimi mesi.

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